In questo caso, molto probabilmente, troverai interessante questa guida dove ti mostro diverse soluzioni per creare maglie da calcio direttamente dal tuo smartphone o dal tuo tablet. La squadra biancoceleste, che dalle sue origini svolgeva gli allenamenti sui campi di Piazza d’Armi, successivamente di Villa Borghese (Parco dei Daini, Piazza di Siena) e poi della Farnesina, si trasferì nel 1914 presso il suo primo, vero impianto sportivo, ovvero lo Stadio della Rondinella, e successivamente, dal 1957 e per quasi quarant’anni, utilizzò gli impianti del Centro sportivo di Tor di Quinto (ribattezzato il 30 aprile 1977 come Centro sportivo «Tommaso Maestrelli», in memoria del compianto allenatore deceduto pochi mesi prima); usufruisce del Centro sportivo di Formello già dalla stagione sportiva 1995-1996, come centro di allenamento quotidiano per i calciatori laziali. 1974-1975 – Non ammessa alla Coppa dei Campioni. Trentaduesimi di finale di Coppa delle Fiere. Le uniformi delle stagioni successive, approntate da Kappa e Asics, mantennero lo stile delle precedenti con in più alcuni accorgimenti: il blu intenso della prima maglia lasciò il posto a una tonalità più brillante.
La facciata tripartita, in conci di pietra leccese con fregio superiore e acroterio, è in stile barocco. Nella stagione successiva al Novara arrivarono l’esperto portiere Gianluca Berti dal Cesena, il difensore Matteo Centurioni dal Ravenna e il trequartista Enrico Maria Amore dal Perugia; inoltre nel gennaio 2008 l’allenatore Gian Cesare Discepoli venne esonerato e sostituito da Gianfranco Bellotto, ex allenatore della Salernitana. Tra i calciatori italiani di rilievo sono annoverati Sante Ancherani, uno dei pionieri della sezione calcio della polisportiva biancoceleste nonché primo capitano e allenatore laziale, Fulvio Bernardini, primo calciatore della Lazio, romano di nascita e proveniente dal Centro-Sud, a essere convocato in Nazionale, i fratelli Saraceni, Fernando e Luigi, pochi tra i tanti giocatori nella storia del calcio italiano ad aver indossato nel corso della loro carriera la maglia di una sola società, quella biancoceleste in tal caso, Ezio Sclavi, Anfilogino Guarisi, detto Filò, campione del mondo nel 1934, oltre a Silvio Piola, vero e proprio giocatore simbolo degli anni trenta e anni quaranta con la maglia della Lazio e della Nazionale azzurra, con la quale ha vinto un mondiale (1938), Enrique Flamini, divenuto anche allenatore e dirigente sia a livello giovanile che di prima squadra, Aldo Puccinelli e Leandro Remondini.
La squadra rimase in Serie B solo per un biennio, poiché nella stagione 1995-1996 i grifoni, con Giovanni Galeone in panchina, e trascinati in campo dal capitano Federico Giunti e dai gol di Marco Negri, compirono il grande salto. Al di là dei grandi risultati sul campo si sottolinea la maglia home di quella stagione, con la classica suddivisione tra bianco e blu (a sinistra e a destra) e con l’efficace inserimento di dettagli in rosso. In pratica i giocatori – atleti, studenti e lavoratori – avevano l’abitudine di ritrovarsi al campo di Piazza d’Armi prima e allo Stadio della Rondinella poi per gli allenamenti, consistenti in partitelle e corse di velocità e/o resistenza, spesso sotto il coordinamento del capitano della squadra. Spock sente che sono telepatici ma comunicano a una velocità troppo elevata per essere compresa. Sono 73 gli allenatori ad avere avuto a tutt’oggi la conduzione tecnica della Lazio, tra cui uno ha assunto l’incarico ad interim, due hanno ricoperto il ruolo di direttore tecnico, sei hanno assunto tale incarico oltre esser stati sulla panchina biancoceleste come allenatori e quattro hanno ricoperto il ruolo di allenatore-giocatore. Sono state dedicate alla squadra capitolina numerose canzoni come E vola l’aquila e Notti biancazzurre di Toni Malco, La più bella di tutte quante e Quant’è bello esse laziali di Aldo Donati, Caput mundi di Enrico Lenni e Cent’anni insieme, brano composto da vari autori in occasione del centenario della società romana e interpretato tra gli altri da Edoardo Guarnera, Pino Insegno e Mino Reitano, simpatizzante laziale, oltre ai noti «cantori» biancocelesti Donati, Lenni e Malco.
Subito dopo l’impresa compiuta dalla «banda Maestrelli» con la vittoria del Tricolore, la Lazio dovette affrontare alcuni drammatici avvenimenti che segneranno in maniera profonda le stagioni a venire: l’omicidio di Re Cecconi, la scomparsa dopo lunga malattia di Maestrelli, oltre all’improvviso trasferimento di Chinaglia negli Stati Uniti, fecero sì che il valore della compagine romana scendesse precipitosamente di livello. 1938, vinta ancora dalla nazionale italiana, vide come assoluto protagonista Piola. Oltre alle partite della Lazio, ospita quelle dei rivali romanisti, occasionalmente quelle della Nazionale di calcio italiana ed è la sede delle finali della Coppa Italia. Ugo Boccassi, Riscriviamo la vecchia storia dei grigi, da La Stampa di Alessandria e Provincia, 223 (CXXXVII), 15 agosto 2003, p. 21 agosto 1932 – Fondazione dell’Associazione Calcio Asti in seguito allo scioglimento della Unione Calciatori Astigiani. Di seguito l’elenco degli sponsor tecnici della S.S. Sanremese Calcio 1904, viene ammessa fra i professionisti in Lega Pro Seconda Divisione a seguito di ripescaggio. Fase eliminatoria di Coppa Italia Lega Pro. 2018-2019 – Vince la Coppa Italia (7º titolo). 2016-2017 – Finale di Coppa Italia.