Qual è la squadra di calcio più impoverita al mondo? Se non sei uno che sfida la folla, ci sono più modi che mai per sostenere la tua squadra dal tuo divano e non hai nemmeno bisogno di un pacchetto via cavo. La cella (100 × 80 cm) ha ingresso a nord e si eleva di circa 100 cm dal suolo. Scoperto nel 1972, il dolmen è dotato di un dromos di muretti a secco che formano un semicerchio, con ingresso a W. Il dolmen propriamente detto è composto da una lastra di copertura (220 × 360 cm) fratturata e crollata totalmente all’interno della struttura di sostegno costituita da tre piedritti di cui uno monolitico. Curiosità: nessuna delle tre maglie aveva la stampa identica alle altre sulla parte anteriore, si trattava di tre pezzi “unici”. Torino e d’Italia. Nella seconda area sono esposti i modelli degli impianti casalinghi del club, come gli antichi Campo Juventus e lo stadio Comunale oltreché l’odierno Juventus Stadium, oltre alle maglie di tutti i giocatori che hanno disputato almeno 300 partite in competizioni ufficiali, ologrammi interattivi a grandezza naturale di famosi allenatori del club quali Giovanni Trapattoni e Marcello Lippi, e un totem commemorativo di circa tre metri di altezza, incoronato con la scritta in lingua inglese «In Memory» («In memoria»), dedicato in ricordo delle trentanove vittime della strage dell’Heysel.
Il dolmen Grotta presenta un lastrone di copertura quadrangolare irregolare (160 × 140 cm) con spessore medio di 30 cm, sorretto da tre piedritti e si eleva dal suolo di 45 cm. Dal 2013, con l’acquisto della struttura da parte della Mapei, a sua volta proprietaria e sponsor del Sassuolo, il nome dell’azienda è stato affiancato a quello originale dell’impianto, divenuto Mapei Stadium-Città del Tricolore. Il logo adidas e il logo degli sponsor Chevrolet e Kohler sono bianchi. Durante il quadriennio 1995-1998, in cui la Nike fu lo sponsor tecnico della nazionale, le seconde divise dell’Italia furono uguali alle divise «home» per trama nelle maglie, nei pantaloncini e nei calzettoni, con la sola inversione di colore tra l’azzurro e il bianco. Giovanni Vitale, nel suo libro, dice che il primo presidente della società, Adalgioso Onesti, le uniche 10 divise da gioco che riuscì a trovare, erano bianco celesti a righe, e quindi, per questo motivo, il club dovette arrangiarsi. Qualche anno fa, ESPN fece una sorta di sondaggio sulle divise di calcio più belle della storia. Nella stagione 2013-2014 la Ternana disputa il 23º campionato di Serie B della sua storia. E’ la prima coppa internazionale della storia della Juventus e in quella finale di ritorno di Bilbao, i bianconeri indossano una bellissima maglia blu notte con risvolti bianconeri.
Gli scout viaggiano in tutto il mondo per individuare nuovi talenti prima che diventino famosi. Alle spalle del portale seicentesco vi era un giardino quadripartito con diversi alberi di frutto, e tutto intorno alla fortezza, eccetto il lato occidentale, erano presenti giardini, orti e vigneti. Il castello, inoltre, era circondato da un fossato, come si legge in due diversi documenti del 1608 e del 1609, pubblicati da L. Maggiulli. Emblematica è la descrizione che un prelato dell’epoca redige visitando il castello, che viene trovato in completo stato di incuria, pericolante e con il tetto della cappella parzialmente crollato. Anche se descritto da alcuni storici dell’epoca come modesto fortilizio, in realtà il castello di Maglie non era dissimile, in dimensioni e imponenza, ai castelli dei vicini comuni di Otranto o Corigliano. Su tre pareti sono incisi nomi e cognomi dei reclusi magliesi e dei casali vicini del periodo compreso dal 1601 al 1669. Del 21 luglio 1629 è l’iscrizione che ricorda due scomunicati che invano si erano rifugiati nel convento dei Francescani. Si eleva di 40 cm dal suolo ed è composto da cinque ortostati monolitici e da un lastrone di copertura (120 × 190 cm) fratturato lungo l’asse nord-sud. Il megalite risulta molto rimaneggiato e il resto della copertura è franato all’interno.
Al centro della lastra di copertura è visibile una cuppella emisferica, tipica di alcuni dolmen salentini. Il megalite (50 × 25 cm) è alto 370 cm ed è facilmente visibile lungo la strada statale 16 Adriatica Lecce-Maglie, recintato da un cancello in ferro. Scoperto nel gennaio del 1881 da Cosimo De Giorgi, il megalite presenta un’altezza di 310 cm e una grande croce graffita sul lato E segno della cristianizzazione del monumento. Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra fu inaugurato nel 1925 dall’onorevole Carlo Delcroix, medaglia d’argento al valor militare e tra i fondatori dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra. Il Palazzo del Municipio sorge nella centrale Piazza Aldo Moro, di fronte al monumento a Francesca Capece. Le strutture sono state inglobate dal palazzo baronale, e oggi costituiscono alcuni ambienti del Liceo Capece. Nel XVIII secolo il feudo di Maglie fu acquisito dal duca Ascanio Filomarino il quale decise di demolire il castello, in quanto fatiscente e in rovina, per trasformarlo in un signorile palazzo dalle linee architettoniche misurate ed eleganti.